Relazione
5 novembre 2014 : Relazione “Dalla geografia sacra alla geopolitica delle religioni” all’Università La Sapienza a Roma
Nel 1904 il geografo britannico Halford John Mackinder pronunciava presso la sede della Royal Geographical Society la dissertazione intitolata “Il perno geografico della storia”. Quest’articolo ha segnato un’epoca nell’ambito della geografia politica e dello studio delle relazioni internazionali, perché da molti indicato come il primo e più importante documento prodotto da una nuova disciplina, la geopolitica. In tale scritto, Mackinder individuava nel cuore del continente euro-asiatico, in seguito denominato “Heartland“, il pivot terrestre, imprendibile da qualsiasi potenza marittima, attorno cui da secoli ruotava la storia del mondo.
Il convegno, organizzato da IsAG, Cattedra di Storia dell’Europa Orientale del Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza e Master in Geopolitica e Sicurezza Globale Sapienza-IsAG, oltre a ricordare quest’importante scritto, i suoi contenuti e l’influenza avuta sugli studi successivi, ha mirato anche a descrivere il contesto in cui maturò, con particolare attenzione per gli allora difficili rapporti tra i due imperi britannico e russo.
Sono intervenuti come relatori Eugenio Di Rienzo (Professore ordinario di Storia moderna all’Università Sapienza), Alessandro Grossato (Docente alla Facoltà Teologica del Triveneto), Matteo Marconi (Direttore del programma “Teoria geopolitica” dell’IsAG, dottorando di ricerca all’Università di Sassari, dottore di ricerca all’Università Federico II di Napoli), Daniele Scalea (Direttore Generale dell’IsAG e biografo di Mackinder) e Roberto Valle (Professore associato di Storia dell’Europa Orientale all’Università di Sassari).
“Il Prof. Alessandro Grossato (docente alla Facoltà Teologica del Triveneto) ha fornito una lettura della geopolitica di MacKinder in chiave religiosa. Egli, infatti, sostiene che, probabilmente, le rappresentazioni del Pivot of History e dello Heartland di Mackinder riprendono alcune descrizioni mitiche e rappresentazioni simboliche delle religioni dell’Asia centro-orientale e meridionale che circolavano ampiamente negli ambienti fabiani di cui l’autore era frequentatore. Ne è un esempio la rappresentazione dell’Eurasia nella cosmologia indù e buddhista, come un’unica isola-continente ruotante attorno all’asse immobile della montagna cosmica ma anche il cosiddetto «martello mongolo», un’altra espressione geopolitica coniata da Mackinder, che, a sua volta, echeggia talune concezioni escatologiche e apocalittiche medievali, non solo cristiane.” (Dal resoconto di Maria Moresi, “Geopolitica e Mackinder in Sapienza: 110 anni dopo «Il perno geografico della storia»“)
IsAG: http://www.isag-italia.org/tag/alessandro-grossato