Corsi e ricorsi della geopolitica: la Turchia torna in Libia

Figlia della storia e della geografia, la geopolitica condivide con la prima una relativa ‘ciclicità’, di vichiana memoria. Si potrebbe anzi dire, che la presunta ciclicità della storia, in realtà poco o nulla evidente nelle sue epoche più antiche, si è andata gradualmente e talora improvvisamente accentuando ‘solo’ nel corso degli ultimi due millenni e mezzo. Ovvero man mano che gli stati in grado di produrre eventi bellici e culturali di effettiva rilevanza geopolitica si ingrandivano territorialmente e acquisivano potenza demografica, economica e quindi militare, trasformandosi nei primi cosiddetti stati-civiltà, di dimensione imperiale. Sul territorio libico, come sappiamo, si sono alternate le influenze geopolitiche di alcuni dei più grandi Imperi della storia, e tutti hanno certamente lasciato una traccia, dei solchi che mai si cancellano completamente. Ma è sempre l’ultimo stato-civiltà che lascia l’impronta veramente decisiva, in questo caso l’Islam.

La Cirenaica entra a far parte del nascente Califfato islamico fin dal 644, mentre la Tripolitania dovrà ancora aspettare. Altri Califfati si alterneranno nel controllo più o meno completo della Libia, opponendosi ai tentativi di interferenza prima dei Normanni e poi degli Spagnoli. Nel XVI secolo, prima la Cirenaica (1517) e poi anche la Tripolitania (1551) passano definitivamente sotto il dominio del Califfato ottomano. Dal 1711 si apre una parentesi di 124 anni, quando sotto la dinastia ribelle dei Karamanli la Libia sembra divenire indipendente, ma solo de facto, non de jure. Nel 1835 la Sublime Porta ristabilisce il suo controllo diretto su tutto il territorio. Con la guerra italo-turca, iniziata il 5 ottobre 1911 e durata un anno, l’Italia pone fine a un dominio ottomano durato più di tre secoli e mezzo. Manterrà la sua effimera conquista per appena un trentennio, fino al gennaio del 1943, formalmente fino al Trattato di Pace del 1947. Oggi, dopo un settantennio, chiusosi tragicamente anche il lungo capitolo della guerra fredda grazie all’intervento militare francese del 2011, e alle sue inevitabili conseguenze geopolitiche, la Libia sta nuovamente tornando nella sfera d’influenza geopolitica turca, che è poi l’ennesima applicazione dell’antico dominio califfale.

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