Merkel declina l’invito di Trump al prossimo G7

Il vertice, previsto intorno al 25 giugno a Washington, è fortemente voluto da Donald Trump quale segno di una presunta normalizzazione dal punto di vista sanitario e della possibile ripresa dell’attività economica mondiale. Non è difficile leggere in questo plateale rifiuto tedesco, ufficialmente ‘causa pandemia’, un importante segnale geopolitico. Che solo in parte si può spiegare come una reazione alle forti critiche rivolte da Trump alla Germania, certamente fin dagli inizi della sua presidenza, ma particolarmente intensificatesi negli ultimi mesi. In realtà, con questa sua scelta Angela Merkel ha voluto rendere ancor più evidente il suo forte dissenso rispetto alle decisioni di Donald Trump riguardo a diversi, importanti dossier della politica internazionale, tutti di grandissima rilevanza geopolitica. Dossier che vanno dalla questione del nucleare iraniano a quella del gasdotto Germana-Russia Nord Stream 2, e dai finanziamenti alla Nato fino al problema, davvero fondamentale, dei rapporti sia economici che strategici con Russia e Cina. Anche nel caso di un eventuale ripensamento dell’ultima ora riguardo alla sua partecipazione al vertice di Washington, il segnale geopolitico è già stato dato. Forte e chiaro.

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