La Germania congeda Mario Draghi

Secondo la Corte Costituzionale tedesca di Karlsruhe, Mario Draghi avrebbe condotto una politica monetaria spintasi troppo oltre i limiti del mandato istituzionale della Bce, in particolare col suo programma di quantitative easing inaugurato nel 2015 e che dovrebbe durare almeno fino alla fine del 2017, rinviandolo quindi al giudizio della Corte Europea. Tale fatto, che molti commentatori tendono ora a minimizzare, unito alla circostanza che il programma di quantitative easing è stato già ridotto lo scorso aprile da 80 a 60 miliardi di volume mensile, dimostra che forse si prepara un cambiamento significativo nella politica monetaria tedesca. Neanche la difesa d’ufficio di Wolfgang Schäuble appare quindi del tutto sincera e convincente. Draghi avrebbe forse dovuto ricordarsi del pur esplicito e significativo dono augurale e simbolico che gli era stato fatto dai giornalisti della Bild nell’ormai lontano agosto del 2012, a un anno di distanza dal suo insediamento al vertice della Bce.

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